Il Ratto di Proserpina
Proserpina, figlia di Cerere, dea della vegetazione e dell’agricoltura, viene rapita da Plutone, che si era in- namorato di lei.
Il dio degli inferi, per poterla ammirare raggiunge il Lago di Pergusa nei pressi di Enna, dove secondo il mito, la rapisce.
Proserpina lotta, ma ormai i cavalli stanno già varcando le soglie del regno dei morti.
La madre Cerere, udito il grido della figlia, la cerca affannosamente per nove giorni e nove notti, facendosi luce con due pini accesi nel cratere dell’Etna.
Infine, appreso dal dio del sole, del rapimento, decise di non salire più in cielo finché non avesse riavuto la figlia.
In assenza di Cerere dal suo ruolo, la terra cominciò ad essere sterile ed improduttiva.
Allora Giove, preoccupato, dopo aver tentato invano di convincere Plutone, trovò un compromesso: Pro- serpina sarebbe rimasta con la madre per otto mesi all’anno, quelli in cui la terra fiorisce e dona agli uomini tutte le sue ricchezze, e con Plutone per gli altri quattro mesi quelli invernali, quando la dea Cerere è triste e la terra è spoglia ed improduttiva.