My Money
L'opera d'arte “My Money” è una collezione dedicata al vecchio conio la Lira.
L’attenzione dell’artista rievoca i ritratti delle banconote che per alcuni sono solo identificativi del valore della moneta in sé, senza soffermarsi sull’importanza dell’immagine che rappresenta l’uomo illustre meritevole di tale onore.
Il valore del ritratto nella banconota detiene un omaggio, un’ onorificenza per aver dato alla nazione in cui è nato e cresciuto un contributo riconosciuto in tutto il mondo.
Caravaggio, Michelangelo, Galileo, Volta, Bernini sono solo alcuni dei ritratti scelti dall’artista: nell’opera il ritratto ritorna alla sua connotazione iniziale, ritorna a mostrarsi come potente immagine del genio.
Il ritratto perde la sua apparente etichettatura del taglio sul valore della banconota, ritorna ad essere principale soggetto, esso vive attraverso le stratificazioni pittoriche e materiche dalla sovrapposizione dei manifesti strappati o dalle pagine di riviste d’arte che esaltano e decantano l’arte contemporanea, come in tutte le opere di Andrea Chisesi la stratificazione sulla tela è l’inno alla vita.
Il valore degli anni che passano viene rappresentato come un manifesto sull’altro che con il tempo si sovrappongono nei cartelloni pubblicitari, così la vita.
Il valore delle persone si determina dalla sua storia e dalle sue imprese, così la vita viene rappresentata nel suo valore, resta al fruitore identificare il valore che più si avvicina alla sua aurea, il ricordo del valore della moneta o il ritratto del genio? In entrambi i casi il valore è il protagonista, l’opera ne è il risultato.
Se guardiamo al volgere decadente della Lira il ricordo è collegato all’infanzia, al racconto di coloro che hanno vissuto l’Italia dei tempi d’oro.
Nelle opere di Chisesi ci ritroviamo, ci interroghiamo sul tempo passato e sul tempo presente, ci chiediamo se si stava meglio quando si stava peggio, perché la memoria è impressa lì negli sguardi di quegli uomini che rimarranno nella storia e nella nostra vita.
Un omaggio al valore dell’uomo dunque, al talento autentico ed alla purezza delle menti. Chisesi ci mostra una finestra della nostra memoria, un ritratto sulla nostra vita, ognuno a suo modo.
L’attenzione dell’artista rievoca i ritratti delle banconote che per alcuni sono solo identificativi del valore della moneta in sé, senza soffermarsi sull’importanza dell’immagine che rappresenta l’uomo illustre meritevole di tale onore.
Il valore del ritratto nella banconota detiene un omaggio, un’ onorificenza per aver dato alla nazione in cui è nato e cresciuto un contributo riconosciuto in tutto il mondo.
Caravaggio, Michelangelo, Galileo, Volta, Bernini sono solo alcuni dei ritratti scelti dall’artista: nell’opera il ritratto ritorna alla sua connotazione iniziale, ritorna a mostrarsi come potente immagine del genio.
Il ritratto perde la sua apparente etichettatura del taglio sul valore della banconota, ritorna ad essere principale soggetto, esso vive attraverso le stratificazioni pittoriche e materiche dalla sovrapposizione dei manifesti strappati o dalle pagine di riviste d’arte che esaltano e decantano l’arte contemporanea, come in tutte le opere di Andrea Chisesi la stratificazione sulla tela è l’inno alla vita.
Il valore degli anni che passano viene rappresentato come un manifesto sull’altro che con il tempo si sovrappongono nei cartelloni pubblicitari, così la vita.
Il valore delle persone si determina dalla sua storia e dalle sue imprese, così la vita viene rappresentata nel suo valore, resta al fruitore identificare il valore che più si avvicina alla sua aurea, il ricordo del valore della moneta o il ritratto del genio? In entrambi i casi il valore è il protagonista, l’opera ne è il risultato.
Se guardiamo al volgere decadente della Lira il ricordo è collegato all’infanzia, al racconto di coloro che hanno vissuto l’Italia dei tempi d’oro.
Nelle opere di Chisesi ci ritroviamo, ci interroghiamo sul tempo passato e sul tempo presente, ci chiediamo se si stava meglio quando si stava peggio, perché la memoria è impressa lì negli sguardi di quegli uomini che rimarranno nella storia e nella nostra vita.
Un omaggio al valore dell’uomo dunque, al talento autentico ed alla purezza delle menti. Chisesi ci mostra una finestra della nostra memoria, un ritratto sulla nostra vita, ognuno a suo modo.