Icone
La collaborazione con Nicolai Lilin. Nel 2010 Andrea Chisesi incontra Nicolai Lilin, rimane affascinato dalla sua storia, lo invita a visitare il suo studio che si trovava a pochi passi da quello di Nicolai, cominciano un rapporto di cordiale conoscenza, Andrea Chisesi ammira il mondo dei tatuaggi ed il mistero che si cela dietro ogni simbolo, Nicolai Lilin rimane colpito dalla tecnica innovativa di Andrea. Nicolai è uno scrittore russo naturalizzato italiano. La Transnistria, sua regione di nascita, oggi appartiene alla Moldavia ma nel 1980 faceva ancora parte dell'URSS. Lilin proviene da una famiglia con tradizione e origini siberiane. Decidono di fondere le loro esperienze e di realizzare una collezione di “Icone” legate alla cultura siberiana, ma con la tecnica di Andrea. Nasce così la prima Icona, “ Maria” la compagna di Nicolai si presta come modella e con una sciarpa azzurra, le armi vere di Nicolai ed un tatuaggio che solo Nicolai ed il popolo urca, criminali con un codice d’onore, conosce, Andrea Chisesi realizza il primo scatto. Nicolai spiega ad Andrea che il tatuaggio è un vero e proprio linguaggio, nessuno può tatuarsi un simbolo sul corpo, che non corrisponda ad un episodio della vita vissuta, c’è una determinata gerarchia ed una meritocrazia che solo chi fa parte del popolo urca conosce, loro si definivano criminali onesti, proteggevano i più deboli dai ladri i soldati russi e gli assassini. Le armi che i santi imbracciano sono uno strumento di difesa e mai di attacco, non s’impugna un arma per uccidere se non si è subito un torto. “Se pecchi verrai punito” le armi nelle case dei delinquenti siberiani sono in vista e sempre cariche, ma mai nessuno impugna un arma nella casa che è per loro un luogo sacro, solo qual ora vengono insultati o aggrediti nella propria casa, il capo famiglia invita gli aggressori ad uscire e solo dopo nei casi più estremi impugna l’arma qual ora abbia subito un attacco.